Sala 1b “I paesaggi dell’anima e il dualismo”

Nella seconda sala sono esposti i dipinti raffiguranti i paesaggi dell’autore, che si configurano come luoghi della sua vita, ma anche come luoghi letterari, in cui ogni storia trova ambientazione e forma. In primis il mare, la Sicilia, ed in particolare Agrigento: si anticipano così le vedute che diverranno reali nella sala del piano superiore, con l’affaccio panoramico sul “Caos”.

Il rapporto tra Pirandello e la Sicilia non è sempre stato lineare: spesso la descrizione che l’autore fa di questi luoghi è tutt’altro che positiva.

Tuttavia, la necessità di una continua ispirazione portò l’autore a tornare e rivivere i luoghi dell’infanzia, resi tramite parole che descrivono un connubio di senso di solitudine e bellezza senza tempo, sofferenza e sentimento di appartenenza. Nonostante la sua vita pubblica e mondana, l’istinto lo portò sempre a tornare a respirare l’aria dei suoi luoghi d’origine, assecondando il legame ancestrale che lo legava alla sua terra.

La Sala 1b intende restituire al visitatore proprio queste sensazioni: i paesaggi familiari e cari all’autore prenderanno vita grazie a monitor a parete che si alterneranno a quadri reali rappresentanti atmosfere siciliane e agrigentine.

Il dolce e l’amaro della Sicilia rivivranno grazie alle suggestioni animate che richiamano la Girgenti pirandelliana, nido per le fragilità dell’autore, attivate al passaggio del visitatore.

Il dualismo è un tema che accompagna la maggior parte della produzione pirandelliana: fin dalla nascita del genere fiabesco uno dei temi dominanti della letteratura fu quello del Doppelgänger, ossia del “doppio” o dell’altro che è in noi. Secondo Pirandello, il conflitto che sta alla base dell’esistenza è quello che intercorre tra Io e l’Altro, tra ciò che è contenuto in sé e ciò che è esterno.

Per Pirandello anche l’Umorismo, come esemplificato nel saggio del 1908, è uno dei due lati del dualismo: all’altro lato c’è la Comicità. Se questa riguarda l’avvertimento del contrario, l’Umorismo è il sentimento del contrario: si tratta dell’ennesima scomposizione tra realtà – come è – e finzione – come appare.
Il video che caratterizza la Sala 1b intende portare alla conoscenza del visitatore una selezione di poli opposti che, secondo la narrazione pirandelliana, sono tipici dell’essere umano.

Partendo dall’immagine del Giano Bifronte – dio caratterizzato da due facce in grado di guardare contemporaneamente il passato e il futuro, i sentimenti positivi e i sentimenti negativi – il video sarà basato sull’alternanza di concetti esemplificati da immagini e suggestioni visive. Mantenendo la divisione dell’immagine in due aree, che ricalcheranno l’iniziale divisione tra la faccia del Giano che ride e la faccia che piange, sul monitor si alterneranno i concetti di realtà e finzione, vita e palcoscenico, identità e maschera, passato e futuro, cultura locale e dimensione europea. Il video si concluderà con la vera voce di Pirandello, con una chiusa sul conflitto tra vita e forma.

Coordinamento scientifico dei contenuti:
Prof . Enzo Zappulla e Prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà
Voce di:
Leo Gullotta
Musiche originali
Durata esperienza:
Max 5 minuti